
La sicurezza al servizio dell’arte
Siena è una città ad altissima concentrazione di opere d’arte. Siena è anche la nostra città, dove Safety & Privacy è nata nel 1996. Il suo centro storico è stato dichiarato, nel 1995, patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco. Tanta bellezza deve essere valorizzata, ammirata, ma anche protetta. E proprio per questo siamo stati chiamati, dalla Direzione regionale musei della Toscana, a una sfida complessa e affascinante: custodire nel migliore dei modi alcuni dei luoghi simbolo della città del Palio.
Una nuova sfida che parte da lontano: da 25 anni progettiamo e installiamo i più avanzati sistemi di sicurezza personalizzati garantendo prestazioni di altissimo livello con impianti realizzati utilizzando apparati non invasivi riservati anche ai musei con sale affrescate. L’intervento di installazione degli impianti di sicurezza e networking al servizio dell’arte senese sono raccontato, in questo video, da Luca Minucci.

Tesori dell’arte, da amare e proteggere
La Pinacoteca nazionale, Villa Brandi, Palazzo Chigi alla Postierla, la Cappella del Taja, la Chiesa della Madonna delle Nevi e la Chiesa del Santuccio sono i sei siti nei quali siamo intervenuti realizzando, sulla base delle diverse esigenze, impianti antintrusione, antincendio, di videosorveglianza e di telefonia, nonché la centralizzazione di tutti i sistemi. Oggi parliamo della Pinacoteca e di Palazzo Chigi alla Postierla.

Pinacoteca Nazionale
Cominciamo dagli interventi realizzati nella Pinacoteca nazionale, il più importante museo statale della città che raccoglie la più grande collezione di dipinti su tavola a fondo oro del Trecento e del Quattrocento senese.
La sfida più difficile è stata di realizzare impianti complessi rendendoli semplici e fruibili a tutti. Il primo passaggio è stato fatto a livello progettuale cercando, insieme al progettista, di trovare le soluzioni migliori.
L’impianto di videosorveglianza, sviluppato su tutti i quattro piani del Museo, è realizzato con oltre novanta telecamere un sistema di centralizzazione, altri tre sistemi di centralizzazione posti ai piani in modo da consentire al personale di controllare tutto. Tutto questo “gira” su fibre ottiche che consentono, rispetto al passato, di occupare poco spazio e avere un’alta risoluzione. Le telecamere utilizzate hanno sensori di ultima generazione, i cosiddetti starlight. Sono sensori “stellari” che, con un minimo di luce naturale riescono a vedere molto bene.
Oltre alla videosorveglianza, c’era anche la necessita di sviluppare un impianto di telefonia moderno ed efficiente. Abbiamo realizzato, per tanto, un impianto di telefonia full ip con antenne dect cordless che consentono al personale di muoversi in tutto il Palazzo.
Abbiamo poi definito un collegamento radio tra questo edificio e Villa Brandi, dalla parte opposta della città, che consente di avere in questo presidio sia la visualizzazione di tutte le telecamere che la possibilità di ricevere telefonate da un punto all’altro.
Oltre a questi interventi abbiamo ricevuto la richiesta di preservare il patrimonio artistico da uno dei grandi spauracchi di tutti i tempi: il fuoco. Abbiamo così provveduto a installare un impianto antincendio, fondamentale per rispettare tutte le normative in materia, ma soprattutto per garantire la sicurezza delle persone. Spesso conciliare la particolare logistica di palazzi di pregio come quello che ospita la Pinacoteca e le direttive di legge non è facile. Anche in questo caso, insieme al progettista del sistema e ai Vigili del Fuoco, abbiamo trovato una sintesi che ci ha consentito di trovare la soluzione ottimale e di massima efficienza per le esigenze del museo.

Palazzo Chigi Postierla
Dalla Pinacoteca ci spostiamo al Palazzo Chigi Postierla, edificio cinquecentesco che ospita la Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Siena e Grosseto.
La parte più difficile, in questo caso, è stata rispettare l’architettura degli ambienti. L’antincendio lo abbiamo realizzato in wireless, senza fili. Poi abbiamo creato un impianto di spegnimento a gas dove c’è l’archivio e il personale. Vista la nocività del gas abbiamo realizzato un impianto che analizza la presenza di ossigeno nei vari ambienti e, sotto una certa soglia, fa scattare l’allarme per l’evacuazione.
Per proteggere gli spazi dall’eventuale ingresso di malintenzionati, invece, abbiamo dotato il palazzo di un impianto antintrusione, realizzato in wireless certificato. Gli interventi alla Pinacoteca, così come quello a Palazzo Chigi Postierla sono stati un bel banco di prova. Una sfida resa ancora più appassionante dal fatto che l’abbiamo giocata, e vinta, nella nostra città.
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