
Networking: i 5 miti da sfatare per fare rete nel modo giusto
“Mi raccomando, aggiorniamoci”. Questa formula, negli ultimi anni, ha rinfrescato e aggiornato le più note frasi di commiato, del tipo: “Non perdiamoci di vista” oppure “Teniamoci in contatto”.
Queste esclamazioni sono la cellula di quel corpo molto più complesso che chiamiamo relazioni umane, reti di rapporti, contatti. Dove vogliamo andare a parare con il nostro articolo di oggi? Vogliamo andare a scandagliare quel mondo che la nostra società postcontemporanea e ultra connessa ha tradotto col termine anglofono “networking”, che significa, appunto, fare rete, fare network, creare relazioni di valore.
Parole che fanno pensare subito al mondo dell’informatica o delle emittenti radiotelevisive, ma che rimandano a concetti connaturati all’uomo inteso come “animale sociale”. Alla base del networking, infatti, ci sono la reciprocità, lo scambio, la capacità di creare, mantenere e sviluppare relazioni.
Il nostro punto di vista è limitato al networking inteso come opportunità professionale, come attività in grado di rafforzare e incrementare il nostro business. Le infrastrutture più innovative sono fondamentali e sono la condizioni senza le quali tutto si complica. Noi crediamo che anche le relazioni, la condivisione di idee, di informazioni e di professionalità siano un’occasione di crescita. E per dimostrarlo proveremo a sfatare alcuni (falsi) miti legati al concetto di networking.

Mito numero 1. Tutti i contatti hanno lo stesso valore
Puntare tutto sulla quantità, la qualità non conta. È questo il pensiero fuorviante di chi crede che il nostro network abbia valore e senso purché sia sempre più vasto. Noi crediamo, invece, che sia vero il contrario. È importante saper selezionare e al bombardamento a tappeto (passateci la metafora bellica) è preferibile l’azione mirata, puntuale e precisa. Solo così un contatto può diventare un buon contatto per il nostro business.

Mito numero 2. Basta la parola.
Bene le nuove tecnologie, benissimo i nuovi canali di comunicazione e di socializzazione, ma vuoi mettere il contatto personale, la stretta di mano, la cena di lavoro? Siamo d’accordo sul valore e la forza della relazione reale e non virtuale. Questo non toglie che per il nostro networking possiamo contare su molti strumenti, a partire dai social, ma non solo. Da questo punto di vista le infrastrutture, come le reti wifi, sono fondamentali per iniziare un serio percorso di networking. Quindi cerchiamo di tenere insieme le due cose: il rapporto in presenza, ma anche quello costruito attraverso le straordinarie opportunità che la rete, quella del web, ci offre.

Mito numero 3. L’importante è che la pensino come me.
Questo è un tranello che tira in ballo aspetti psicologici e molto personali di ognuno di noi. Talvolta, infatti, senza nemmeno volerlo tendiamo a battere strade conosciute, consuete, rassicuranti. La parte stimolante, seppur più complessa, del nostro lavoro di costruttori di rapporti, invece, dovrebbe prevedere di ampliare la nostra rete, anche al di fuori delle nostre zone di comfort. Non deve essere, ovviamente, un esercizio fine a se stesso, ma un modus operandi che sia funzionale e utile al mio business.
Mito numero 4. Il networking non è nelle mie corde.
Parliamoci chiaro: fare rete non è una capacità innata, una dote naturale iscritta nel nostro DNA. Come molte attitudini la pazienza, la costanza e la dedizione hanno la meglio su aspetti del carattere che ci porterebbero, magari a scegliere percorsi diversi rispetto a quelli del networking. Quindi non ci nascondiamo dietro a scuse superficiali e rimbocchiamoci le maniche: tessere la rete delle relazioni è un lavoro e come tale basta metterci impegno ed entusiasmo. A volte basta una telefonata, magari avvalendosi delle migliori tecnologie anche in questo campo, ma spesso serve uno slancio in più per rendere la nostra rete più solida e utile.

Mito numero 5. Fare networking? Pensate a lavorare piuttosto.
Dulcis in fundo, parliamo del mito dei miti sul networking e proviamo a sfatarlo. Ci sono tante, troppe persone secondo cui questa cosa del networking, alla fine, è una perdita di tempo, ore preziose sottratte al lavoro. Non è così. Le reti di relazioni e di rapporti sono fondamentali per dare solidità e sviluppo al nostro business. Soprattutto non dobbiamo scindere il lavoro, dal lavoro per fare rete. Sono due facce della stessa medaglia che dovrebbero stare insieme. “Fare rete” male o con poca convinzione, del resto, porta poco lontano. Quindi il consiglio non richiesto è questo: dedicate un po’ di tempo a coltivare il vostro networking. Con un po’ di pazienza e con molta costanza i risultati arriveranno.
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